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Piccoli spunti per il centrodestra di oggi e di domani

Jacopo Piccinetti2019-02-28T10:32:17+01:00
Di Jacopo Piccinetti Politica

Dopo il risultato del referendum costituzionale si apre una nuova fase politica con grandi spazi da occupare e riempire di contenuti.
Se da un lato la promessa di cambiamento proposta da Renzi non ha incontrato il favore degli elettori italiani, dall’altro è molto alto il rischio di lasciare il palcoscenico politico in mano a Grillo.
E’ indubbio che il futuro politico di un centrodestra unito dipenderà molto dalla leggera elettorale che sarà scelta in Parlamento. Questa dovrà prevedere un unico turno e premio per la coalizione. Quindi una legge con tendenza maggioritaria, evitando un sistema proporzionale.
Durante la definizione della legge elettorale, è doveroso che si torni a parlare di Politica, con la P maiuscola, e che si vada verso le primarie e poi le elezioni, offrendo ai cittadini una visione dell’Italia per i prossimi cinque anni.
Mentre ci raccontavano che la riforma costituzionale fosse la panacea di tutti i mali, l’economia italiana continua ad arrancare.
Si abbia il coraggio di sfidare il Movimento Cinque Stelle e il Partito Democratico, con un’alternativa forte sui contenuti politici.
Loro propongono il salario sociale mentre noi siamo per lo shock fiscale.
 Noi vogliamo abbassare le tasse e ridurre spesa pubblica e debito, mentre loro chiedono maggiore presenza dello stato nella vita dei cittadini.
 Noi siamo a favore della semplificazione, loro di maggiore burocrazia.
 Noi vogliamo fermare le navi e adottare politiche serie in tema d’immigrazione e loro sono schierati a difesa delle cooperative che lucrano sui migranti.
 Noi dobbiamo avere il coraggio di dire cosa vogliamo cambiare dell’Unione Europea, senza avere paura di ritenerci fieri di essere Europei.
I temi per riaggregare un centrodestra di governo sono questi: semplici da comunicare ed efficaci da comprendere per i cittadini.
In tutto il mondo occidentale, l’elettorato è tornato a votare partiti conservatori perché sono sinonimo di garanzia nella gestione della cosa pubblica.
Perché meno tasse sono sinonimo di più impresa.
Perché meno debito pubblico è sinonimo di maggior futuro per noi e i nostri figli.
Io mi auguro che nei prossimi mesi si arrivi a delle primarie condivise di centrodestra, con un confronto duro e maturo che porti alla definizione di un’area di governo che può e deve avere ambizioni maggioritarie.
Il mondo conservatore rappresenta in Europa la perfetta sintesi tra i cosiddetti “lepenisti” e “popolari”. Una proposta politica fondata su i principali valori del liberal-conservatorismo: dove famiglia, meno Stato, meno tasse, difesa della proprietà privata e della libera impresa sono al centro dell’azione politica.
Un centrodestra di governo in Italia dovrebbe guardare a questo modello per garantire ai cittadini, prima ancora che agli elettori, un’offerta politica seria che possa battere il centrosinistra e il Movimento 5 stelle.
Noi vogliamo rappresentare quei cittadini sovrani che sono fieri di essere Italiani.

*Jacopo Piccinetti, collaboratore Charta minuta

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