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Un film per l’estate

Antonio Coppola2019-02-26T17:36:38+01:00
Di Antonio Coppola Cultura

Un film da vedere in estate, per rilassarsi, per ridere, per riflettere anche su se stessi e sui i propri tic; ma soprattutto per stare fermi in un luogo fresco dove combattere le alte temperature, è certamente Dove vai in vacanza?, datato 1978 ma decisamente attuale.

Alberto Sordi, Luciano Salce e Mauro Bolognini, nel loro affresco grottesco hanno raccontato con saggia ironia l’italiano e le sue vacanze estive che, a volte, possono risolversi in un gigantesco e pesante motivo di imbarazzo… forse perché non far nulla e godersi la vita è un’attitudine, una cosa seria, una professione che non si può improvvisare in una settimana calda dell’anno chiamata vacanza. La cosiddetta vacanza che altro non è che una pausa che rischia di far rimpiangere la routine quotidiana con cui abbiamo certamente più feeling, dove abbiamo padronanza, dove siamo pienamente noi stessi.
Troviamo Enrico, interpretato da Ugo Tognazzi, attempato playboy abbandonato dalla ragazza di turno all’indomani di una partenza per una gita in barca, costretto a tamponare la propria solitudine ricercando la compagnia della ex moglie. Convinto di trovare una donna ancora pendente dalle sue labbra, sbatte la testa contro il muro di un mondo a lui sconosciuto, quando nella villa della ex moglie si confronta con un gruppo di attiviste femministe, con un giovane bisessuale con cui si trova a dividere una camera degli ospiti, con una comitiva di globetrotters, con l’ultimo fidanzato della ex moglie. Spaesato tra la nuova “fauna” che cerca di prendere per i fondelli e da cui viene preso per i fondelli, impotente dinnanzi ad una donna non più sua, Enrico trova un po’ di pace solo quando con la scusa di andare in farmacia si ripara nei ristoranti, prima di fare le valige e tornarsene a casa. Poi incontriamo un Paolo Villaggio nei panni di un imbalsamatore fallito, riciclato da una agenzia turistica come guida in un Safari in Kenya, che tra le sue gaffes ci narra la vicenda di una coppia di coniugi formata da un ricco uomo e da una bellissima donna… una donna piena di risentimento che ha in programma l’omicidio del marito a scopo eredità. Se in un primo momento sembra essere l’occasione risolutiva anche per la strampalata guida turistica, proprio la cialtroneria di quest’ultimo è la causa del fallimento del piano omicida. Infine conosciamo i mitici coniugi Proietti spettacolarmente interpretati da due attori patrimonio dell’umanità italica: Alberto Sordi e Anna Longhi. Fruttivendoli al dettaglio, tacciati di ignoranza dai figli che nient’altro sono che un cliché del “progressismo intellettuale” rosso di quegli anni, accettano di optare per le cosiddette vacanze intelligenti. A bordo di una vecchia Fiat 127 partono per un percorso all’insegna dell’alimentazione salutare, della fruizione di una rassegna d’arte contemporanea e di un concerto di musica sperimentale… un percorso “animato” da intellettualoidi grigi (e molto sfumati di rosso), da altezzosi nobili di forma ma non di sostanza, da giovani morti per vocazione, da un leitmotiv di affettazione fine a se stessa che sembra venire da un nulla per dirigersi verso un altro nulla. Con una maniera tutta loro, i coniugi Proietti ci tentano e ci riescono ad attentare tale “mondo”: la signora Augusta viene scambiata per un’opera d’arte vivente alla Biennale di Venezia, tanto per cominciare; un ristorante composto viene divorato dallo strappo alla regola sull’alimentazione salutare; un medico viene scomodato per una lavanda gastrica: per la signora Augusta; le loro russa di coppia, perfettamente sincronizzate, una sera vengono scambiate per note musicali di un compositore sperimentale e addirittura assurgono ad argomento di dibattito tra gli inconsapevoli uditori. E al rientro a casa, la rivincita è anche sui figli che alla fine interpretano la corretta alimentazione – e così anche la vita – solo a paroloni, lasciando scivolare i bucatini alla amatriciana nelle proprie bocche.
Buona visione a chi potrà!
*Antonio Coppola, collaboratore Charta minuta

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Antonio Coppola

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